L'impatto del Vangelo sul mondo

16.03.2022

Questi sono dieci aspetti nella società che sono stati cambiati radicalmente dal Cristianesimo:

1 - Dignità della vita

La svalutazione dell'esistenza deriva in maniera logica da tutte quelle visioni del mondo che rifiutavano Dio come autore della vita e lo riducevano a una pura spiegazione naturale. Poichè Dio ha progettato e creato l'umanità, la nostra esistenza ha invece un significato. Siamo più che sostanze chimiche e caso.

Dove la fede in Dio è presente, c'è anche un incoraggiamento per la vita umana. Nel mondo antico, ma anche oggi, l'aborto e l'infanticidio furono il risultato di una visione materialistica della vita.

Nel 1844 H.L. Hastings visitò le isole Fiji e scoprì che in quel luogo la vita aveva scarsissimo valore. Si poteva comprare un essere umano per 7 dollari oppure in cambio di un fucile. Valeva meno di una mucca. Dopo avere acquistato un essere umano si poteva istigarlo a lavorare, frustarlo, lasciarlo morire di fame o mangiarlo, secondo le preferenze e molti optavano per quest'ultima possibilità. Hastings tornò alcuni anni più tardi e scoprì che il valore della vita umana era enormemente aumentato. Non si poteva comprare un essere umano per 7 dollari per poi picchiarlo o mangiarlo. Di fatto, non si poteva comprarlo neppure per 7 milioni di dollari. Perchè? Perchè in tutte le isole Fiji erano state fondate milleduecento chiese cristiane dove il Vangelo di Cristo era stato proclamato e dove alle persone era stato insegnato che non apparteniamo a noi stessi ma che siamo stati comprati a un caro prezzo: con il prezioso sangue del sacrificio di Gesù Cristo.

2 - Protezione dei bambini

Nell'antica Roma o negli odierni paesi musulmani, le ragazze si sposavano giovanissime, molto spesso prima della pubertà. Le persone più vulnerabili erano i bambini, ossia quelli con meno diritti e meno protetti. La loro vulnerabilità fu sfruttata per secoli fino al giorno in cui Cristo ed i Suoi seguaci non dimostrarono il valore di ogni bambino. Gesù ammonì: il giudizio sarebbe stato severissimo contro coloro che avessero fatto del male a un bambino (cfr Luca 17:2).

Cinquecento o anche centocinquanta anni fa, i bambini lavoravano in pericolose miniere, oppure eseguivano veri e propri lavori forzati. Ancora oggi l'industria del commercio sessuale sfrutta milioni di bambini innocenti. Cristo ha conferito valore ai bambini, dotandoli di onore e dignità.

Erode massacrò gli innocenti, ed altri prima di lui e dopo di lui fecero altrettanto, ma l'avvento di Cristo determinò il loro trionfo. Gesù accolse a se i bambini dicendo: "Lasciate che i bambini vengano a me."

L'aborto era usanza comune duemila anni fa. Nel mondo greco-romano l'uccisione dei bambini non ancora nati, oppure dei neonati, era pratica diffusa quanto quella di scartare un melone con difetti al mercato. La grazia del Vangelo che si diffuse mediante l'influenza culturale esercitata dal popolo di Dio, ebbe un enorme impatto in questo ambito. Sia l'infanticidio che l'aborto furono aboliti dalla Chiesa antica, il che condusse a una sensibile riduzione di queste pratiche nell'intero impero romano.

Quando la cultura accetta la conoscenza dell'unico vero Dio, cresce anche il rispetto per la vita umana e per i nascituri. Quando questa regredisce, allora lo fa anche l'atteggiamento verso la protezione della vita umana.

3 - Innalzamento della donna

Gesù Cristo fu indubbiamente il maggior sostenitore dei diritti delle donne e del loro valore (cfr 1 Pietro 3:7). Egli provvide ai bisogni delle donne e le elevò da una posizione subalterna, conferendo loro la dignità, il valore e la protezione che meritavano. Si trattava di atteggiamento opposto a quello con cui il mondo antico le considerava: Nelle culture antiche, la moglie era proprietà del marito. Platone insegnava che se un uomo avesse vissuto una vita da vigliacco, si sarebbe reincarnato in una donna. Aristotele disse che la donna era una via di mezzo tra un uomo libero e uno schiavo.

Il cambiamento di mentalità nel corso del tempo, fu dovuto alla comunità cristiana! All'interno della cultura cristiana, le donne godevano di uno status più alto rispetto alle donne del mondo greco-romano in generale.

Nelle nazioni dove il Vangelo non ha ancora preso piede o viene impedito, questa bassa opinione delle donne è ancora presente. Il missionario Adam Smith lo confermò nei suoi viaggi: "In tutte le maggiori città della Cina, molti bambini sono abbandonati ogni notte per strada o annegati nell'acqua. Si dice addirittura che questa abominevole pratica rappresenti un'occupazione riconosciuta con la quale taluni si guadagnano da vivere." Questo avveniva solo cent'anni fa, prima che l'influenza di Gesù Cristo penetrasse in Cina. Oggi, in Cina è ancora dominante l'ideologia comunista e il disprezzo per le donne è assai diffuso. Il divieto di avere più di un figlio per famiglia incoraggia a scegliere i maschi piuttosto che le femmine. Le bambine sono spesso non desiderate, abbandonate o date in adozione.

Il trattamento riservato alle donne nel mondo musulmano è al centro del dibattito internazionale. Alle donne sono negati molti diritti e ad esse è richiesto di celarsi sotto un velo di oscurità. Molte donne accettano di buon grado questo stile di vita, ma i praticanti non hanno comunque possibilità di scelta. In quei paesi le donne sono obbligate a camminare alla spalle dei rispettivi mariti. L'unica eccezione è circoscritta ai periodi di guerra, quando il terreno è disseminato di mine che costituiscono un pericolo per chi le calpesti. In questi casi alle donne è consentito camminare davanti all'uomo.

4 - Abolizione della schiavitù

Il movimento abolizionista per liberare gli schiavi, prima in Inghilterra e poi in America, fu guidato da seguaci di Gesù Cristo. William Wilberforce, parlamentare inglese, fu incoraggiato da John Newton e dal fondatore della chiesa metodista John Wesley a condurre una battaglia per porre fine alla schiavitù in Inghilterra, che si protrasse per vent'anni. Fu solo sul letto di morte che ricevette finalmente la notizia: Il Parlamento aveva votato per rendere completamente illegale questa abominevole pratica. Trent'anni più tardi gli Stati Uniti fecero lo stesso. La schiavitù era comunissima nel mondo antico.

La popolazione di schiavi nell'antica Atene ammontava a 80.000 individui, almeno il 40% della popolazione. Almeno un quarto degli abitanti dell'antica Roma era costituito da schiavi. La Bibbia costituiva l'unica fonte di opposizione o di argomento al dilagare della schiavitù umana.

Il libro dell'Esodo racconta la storia della liberazione del popolo ebraico dalla schiavità in Egitto. La schiavitù citata nella Bibbia assume vari aspetti e il concetto è usato in maniere diverse: può indicare la schiavitù economica, le popolazioni conquistate, l'idea di essere un servo per il bene degli altri. L'Apostolo Paolo faceva spesso riferimento a se stesso come servo o schiavo di Gesù Cristo.

Il dono della salvezza è ciò che Cristo offre al mondo: "salvezza da che cosa?" Dalla schiavitù spirituale del peccato!

I critici erano adirati con Gesù perchè non offriva un'immediata liberazione politica dall'oppressione romana. Egli era giunto a noi per liberarci in senso spirituale. Solo dopo esserci liberati dalla schiavitù interiore del peccato, saremo veramente liberi. Il Vangelo garantisce ai prigionieri la promessa della vera libertà (cfr Luca 4:18) ed è testimoniato in tutto il mondo dalle miliardi di vite trasformate da esso!

La maggior parte dei casi di schiavitù riportati nella Bibbia non erano permanenti e venivano fornite istruzioni al fine di ottenere la libertà. La Bibbia sostiene il diritto degli schiavi a essere trattati con umanità. Questi sono alcuni dei primi esempi di diritti umani nella storia! L'Apostolo Paolo introdusse il concetto radicale secondo il quale schiavi e padroni erano fratelli (cfr Galati 3; Filemone).

Lo storico Rodney Stark disse: "Fu il cristianesimo  a eliminare l'istituzione della schiavitù ereditata dalla Grecia e dalla Roma antica. Allo stesso modo la democrazia occidentale deve le sue origini intellettuali e la sua legittimità agli ideali cristiani. Tutto ebbe inizio con il Nuovo Testamento.

5 - Istruzione

Il fatto che alla Bibbia sia impedito di esercitare alcuna influenza nella gran parte del mondo accademico di oggi è forse uno dei più grandi paradossi della storia. Bisogna ricordare che è stata la mentalità giudeo-cristiana a dare valore a una glorificazione di Dio che coinvolga la mente, oltre che con tutto il cuore.

Gli scettici affermano che la religione ha indotto le persone ad abbandonare lo studio del mondo fisico, ma in realtà è vero il contrario. Le università in Europa trassero origine dalle scuole monastiche medievali e continuarono a perseguire finalità cristiane. Con l'invenzione della stampa, la lettura e lo studio della Bibbia divennero il carburante che alimentò una riforma in ambito culturale: anche al popolo fu consentito l'accesso alla conoscenza.

La stragrande maggioranza dei college e delle università negli Usa fu fondata esplicitamente per promuovere la fede cristiana. Purtroppo oggi la maggior parte delle persone ne ignora le origini e spesso, in quelle sedi propone insegnamenti contrari al cristianesimo.

La stessa idea di università concilia i concetti di unità e diversità. La diversità fa riferimento alle diverse branche della conoscenza, che spaziavano dall'astronomia alla zoologia.  Quale era il fattore unificante tra queste sfere di studio? Un Creatore intelligente!

6 - Beneficenza

L'abitudine di donare a chi ha bisogno è un effetto diretto dell'ethos cristiano che permeato le fondamenta della società. Cristo ci ha insegnato che "vi è più gioia nel dare che nel ricevere" (cfr Atti 20:35). Lo spirito di generosità dimostra che Dio è la somma fonte della ricchezza e che quando le persone danno nel Suo nome, onorano Lui.

Forse gli scettici hanno fondato alcuni enti caritativi, benchè essa non si auna conseguenza logica del loro modo di vedere il mondo. Taunton ha spiegato: "Gli atei possono compiere opere di beneficenza oppure mantenere alti livelli morali, ma la storia rivela che non lo fanno in maniera costante. Lo rilevano le statistiche. I cristiani costituiscono il segmento della popolazione più incline alla beneficenza. Il cristiano medio da quasi dieci volte più denaro alle associazioni no-profit rispetto all'ateo medio."

I movimenti tesi ad aiutare i poveri sorti in Inghilterra nel XIX secolo furono i primi a dar prova del desiderio dei cristiani di dimostrare la propria fede mediante opere caritatevoli. L'impulso a fondare orfanotrofi era guidato da credenti animati dal desiderio di seguire i dettami del cristianesimo (cfr Giacomo 1:26-27).

La stessa parola carità deriva dalla Bibbia. In greco è la parola agape, che indica l'amore disinteressato di Dio e si differenzia dalla parola phileo, che indica l'amore fraterno. 

Il dare perchè il cuore è pieno d'amore è quindi, proprio di chi ubbidisce a Dio e dimostra l'autenticità del proprio credo. Il dare senza quel tipo di amore è un'attività vuota, egocentrica, tipica di chi ha poco valore (cfr 1 Corinzi 13:3).

7 - Cura degli ammalati

La volontà di aiutare gli ammalati ha tratto origine dall'Antico Testamento e si è diffusa mediante la crescita del cristianesimo. Gesù mandò i Suoi seguaci a guarire i malati (Matteo 10:8). Ordinò di riservare molte attenzioni ai più deboli e ai più vulnerabili della società (Luca 14:13). I cristiani delle origini davano grande importanza all'ospitalità (Romani 13:13), che diventò perfino un requisito necessario per aspirare a una posizione di responsabilità all'interno della Chiesa (1 Timoteo 5:10).

Nelle case, intere famiglie adottarono uno stile di vita improntato a quello degli Apostolo, alcuni si dedicavano alle opere missionarie, altri alle opere di carità tra gli emarginati della società romana, come i lebbrosi e altri indentificati come "impuri": vagabondi, prostitute e bisognosi. Le case e le aree di incontro delle chiese cristiane divennero importanti centri di assistenza. Quando la persecuzione dei cristiani si attenuò nel IV secolo, queste strutture si espansero trasformandosi in centri dedicati alla cura dei malati, precursori dei moderni ospedali.

Dovunque le chiese si prendevano cura di vedove e orfani, assistevano i malati, gli infermi, i disabili, seppellivano i morti e fornivano aiuto a quanti ne avessero bisogno. L'importanza riservata dai cristiani all'aiuto dei poveri, dei bisognosi e degli infermi era senza precedenti nella storia. L'influenza esercitata dalla Chiesa condusse perfino l'imperatore romano Giuliano a scrivere nel IV secolo: "Noi pensiamo che ciò che facciamo sia sufficiente, e non ci rendiamo conto che a dare il massimo incremento alla loro (dei cristiani) causa sono state la loro benevolenza verso gli stranieri, il loro riguardo verso le tombe dei morti e la pretesa austerità del loro tenore di vita. In verità , penso che dovremmo seguire ciascuna di queste pratiche."

Oggi guardando per il ondo vediamo che la fondazione di strutture ospedaliere e la cura dei malati costituiscono parte integrante del mandato cristiano.

8 - Unità etnica

Alcune nazioni ricorrono tuttora alla pulizia etnica, nel tentativo di eliminare con forza le minoranze. Il cristianesimo ha introdotto l'idea secondo la quale siamo "fratelli e sorelle" nel nome di Cristo, con persone di qualsiasi etnia. Il celebre storico Rodney Stark ha spiegato: "La tendenza naturale dell'uomo era quella di rimanere segregato nella sua particolare cerchia etnica e di escludere gli altri poichè ritenuti inferiori o addirittura non umani. Il cristianesimo ha abbattuto la parete divisoria tra etnie e ha promosso il messaggio che tutti gli uomini possono essere fratelli mediante Cristo.

Quando Darwin scrisse "l'origine della specie", il sottotitolo era: "per mezzo della selezione naturale o la preservazione delle razze favorite nella lotta per la vita". Le radici del razzismo si trovano in questo tipo di mentalità naturalistica. La Bibbia afferma chiaramente che Dio ha edificato le nazioni da "un solo sangue" (cfr Atti 17:26). Giudei e gentili, neri e bianchi, maschi e femmine erano tutti uguali in Cristo (Galati 3:28).

9 - Libertà

La libertà è uno dei doni più preziosi del Vangelo. I re, i faraoni, i dittatori e i tiranni gravavano sul panorama storico con le conseguenze della loro oppressione. Certo, non tutti sono stati malvagi, molti furono giusti e retti. Tuttavia il concetto che questi stessi governanti fossero soggetti a una legge più alta ha avuto origine dalla rivelazione delle Scritture. Cristo si rivela come Re dei re e Signore dei signori.

Tutti devono rispondere alla legge di Dio. Questa è la base della libertà dalla tirannia arbitraria così comune nel corso della storia.

John Locke, uno dei pensatori i cui scritti furono fondamentali nel formare l'America dei padri pellegrini. Locke fondò esplicitamente la sua intera tesi sulle dottrine cristiane riguardanti l'uguaglianza morale. La maggior parte dei libri di testo odierni racconta la nascita dell'America ignorandone con cura l'aspetto religioso, come se fosse stato un gruppetto di scettici a scrivere le famose parole della Dichiarazione di Indipendenza: "Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati uguali, che il Creatore ha dotato loro di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti ci sono la vita, la libertà e la ricerca della felicità."

10 - I forti servono i deboli

I deboli devono essere protetti dai forti, non calpestati o sfruttati. Alcuni dei giudizi più severi della Scrittura sono quelli riguardante l'oppressione dei poveri. Siamo molto distanti dal considerare l'uomo come uno dei tanti animali aventi un DNA. La Bibbia chiama l'umanità a vivere in modo diverso, non a comportarsi come gli animali.

Gli scettici affermano che la violenta lotta così evidente nel mondo animale è un fatto insito nella natura delle cose.

Ciò che è normale per gli animali è abominevole per gli esseri umani. Pensiamo che sia sbagliato che un essere umano o un gruppo umano più forte uccida i più deboli. Se la violenza fosse del tutto naturale, perchè dovrebbe essere sbagliato per gli esseri umani più forti calpestare i deboli?

Non siamo animali e non dobbiamo comportarci come tali. Sostenere che i forti debbano servire i deboli, contrariamente a quanto prevedono l'evoluzione e la selezione naturale. è il nucleo dell'insegnamento di Gesù Cristo. Per opera del Vangelo di Cristo, la Sua legge spirituale è impressa nei nostri cuori di esseri umani. Esiste un sentimento del giusto e dello sbagliato che ci viene comunicato mediante la facoltà della coscienza. Senza quest'ultima, l'umanità regredirebbe alle tenebre che avvolgevano il mondo antico. 

Il Vangelo ha portato alla nascita di un profondo senso di civiltà e compassione gli uni verso gli altri, ha spinto a servire gli anziani e ad onorarli, piuttosto che considerarli pressochè inutili. Se manca questo genere di grazia il risultato è la crudeltà, che forse è il tratto peculiare della cultura che nega Dio.

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